Sono profondamente convinta che ogni artista è la propria opera: ciò che ognuno è emerge ed affiora dalle superfici, le quali raccontano sempre molto più di quanto non si pensi e, nella gioielleria di ricerca, sono quasi sempre delle finestre che si spalancano su vaste storie.
Elisabetta Dupré, Collana, argento brunito e oro (photo credit by the artist).
Così, Elisabetta Dupré dice di sé che a dieci anni, durante la visita al Museo dei Celti di Hallen vicino a Salisburgo, la trovarono col naso incollato alla vetrina dei manufatti d’oro e che -anni dopo- quando iniziò il suo corso di oreficeria, sentì che la materia non le era estranea e che un filo si riannodava, dalla memoria alle mani.
A renderne preziosa l’opera, per me, sono l’attenzione per i dettagli, il custodire attento della progettazione, la paziente cura della lavorazione.
E tutto ciò si squaderna tra le mesh surfaces, i geodi multi sfaccettati che mi ricordano quanto ciascuno di noi sia uguale all’altro, ma differente…
Elisabetta Dupré, Mesh Surface series, spille – argento e argento brunito (photo credit by the artist).
Persiane e la serie della tensione di superficie, i pendenti che evocano l’oro della Secessione viennese.
Elisabetta Dupré vive lavora a Roma ed ha appena inaugurato la propria personale al Legnica Jewellery Festival in Polonia:
Per saperne di più potete visitare il suo sito http://www.elisabetta.dupre.name/
http://www.silver.legnica.pl/en/?Exhibitions:SILVER_2015:Elisabetta_Dupr%C3%A8
Consultare il suo profilo su AGC – Associazione Gioiello Contemporaneo:
http://www.agc-it.org/designers/96/elisabetta-dupre.html
E leggere la sua intervista su NO-GRAM, il nuovo portale cloud per la gioielleria contemporanea:
https://www.no-gram.com/notebook/category/3_interviews.html
Sono grata a The Liquid Press per la bella e grande opportunità che mi offre nel poter aprire una finestra sulla gioielleria contemporanea e sullo stile (non temete, arriveranno altri post!) partendo proprio da un’artista orafa che custodisce superfici e dettagli con cura.
GRAZIE e buona lettura!
Nichka